Luca di Fulvio al Premio Salgari 2022

Buonasera a tutti. Sapete che non sono qui con voi a fare festa perché sono malato e mi dispiace immensamente. Perché questa è davvero una festa. Eh sì, perché Salgari ha un talento speciale: quello di creare feste di adulti che ritornano bambini.

Salgari è la medicina che avrebbe voluto Saint-Exupery. Nel Piccolo Principe scriveva: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma solo pochi se ne ricordano”. Ecco, con Salgari tutti gli adulti, e non solo pochi, possono ricordare di essere stati bambini. E possono dire di essere diventati degli adulti migliori.

Li riconoscete per strada. Hanno occhi limpidi ma sguardi profondi. E una leggera increspatura delle labbra, a metà tra una smorfia furba e un sorriso, che è il segno distintivo dei sognatori di avventure. Spavaldi e gentili. Pronti al rischio e preparati a difendere chi ne ha bisogno. Con un alto senso della giustizia ma con l’elasticità di chi è capace di infrangere le regole se serve.

È una fortuna per tutti noi che autori come Salgari siano stati erroneamente catalogati come autori per ragazzi. Un altro è Jack London, per esempio. Ma questi errori di catalogazione, questa necessità dell’essere umano di impacchettare tutto dentro scatole etichettate, a volte producono dei miracoli. La fortuna di leggere da ragazzi libri che parlano di sogni, di ideali, del coraggio delle scelte, del coraggio di esistere al di fuori degli schemi e di essere però quelli “giusti”, è una occasione straordinaria. Nell’età in cui siamo più puri, meno contaminati, entriamo in contatto con queste realtà assolute. Quando siamo più permeabili – che non significa affatto condizionabili o manipolabili ma solo liberi – riusciamo a mettere nella parte più profonda della nostra stiva emotiva quella visione della vita che Salgari ci sta raccontando. E un po’ di quella vita diventa la nostra stessa vita.

Per questa ragione io adoro, letteralmente, questo premio e ringrazio di cuore i pirati dell’associazione che continuano coraggiosamente a promuoverlo, a proteggerlo, a solcare questi mari della cultura. E se posso fare un po’ il trombone paternalista, vi invito a continuare a sostenerli, perché non ci fanno dimenticare di essere stati bambini e ci permettono di essere adulti migliori. Lo so che suono un po’ retorico, ma vi assicuro che la mia malattia e la mia età me ne fanno sbattere di essere gentile o ammodo per piacere. Sono entrato in un’era piratesca, in cui dico ciò che penso e basta. E quando penso qualcosa di bello, come quello che penso di questo premio e associazione, è un piacere dirlo.

Il mio augurio è che vi divertiate. Vi immagino sorridenti. Leggeri. E abbraccio i miei due compagni di viaggio. Il talentuoso Orso, che a dispetto del suo nome ha un animo accogliente e delicato. E il vulcanico Gianluca, che una ne pensa e cento ne fa.

Idealmente vi abbraccio tutti e, perché no?, mi faccio pure un selfie con voi.

Grazie dal profondo del cuore. E bevete un bel bicchiere di vino anche alla faccia mia. Ciao.

Per essere aggiornati sulle attività del Premio si consiglia di consultare il sito dedicato: www.premiosalgari.eu

 

Per informazioni: Università del Tempo libero di Negrar, e-mail: amministrazione@utlnegrar.com, cell. 345 0578045; Assessorato alla Cultura del Comune di Negrar, e-mail cultura@comunenegrar.it, telefono: 045.6011665 – 666; Segreteria Premio Salgari: info@premiosalgari.eu.